Villa Pace ha recentemente ospitato Nemeton, una mostra personale dell’artista Carlo Vidoni, confermandosi come fertile ecosistema culturale del Friuli Venezia Giulia. L’esposizione, inaugurata il 27 aprile 2024, ha offerto al pubblico l’opportunità di immergersi nell’universo creativo di uno degli artisti più interessanti del territorio.

Nato a Udine nel 1968, Vidoni ha costruito nel corso degli anni un percorso artistico di notevole spessore, caratterizzato da una profonda riflessione sul rapporto tra uomo e natura. La sua formazione, che spazia dalla grafica alla fotografia, culminando con la laurea in storia dell’arte contemporanea, si riflette in un linguaggio espressivo multiforme che abbraccia scultura, installazione, fotografia e disegno.

L’evento a Villa Pace ha offerto un’esperienza multisensoriale unica. La presentazione critica di Franca Marri ha fornito il contesto intellettuale, mentre Pietro Tonchia ha contribuito in modo significativo alla realizzazione della mostra, donando alle opere di Vidoni una dimensione sonora. Questa sinergia ha creato un dialogo interdisciplinare tra arte visiva e sonora, amplificando l’esperienza percettiva delle opere. Le composizioni sonore di Tonchia, pensate come vere e proprie “voci” per le espressioni artistiche di Vidoni, hanno permesso ai visitatori di immergersi completamente nel mondo creativo dell’artista, stimolando non solo la vista ma anche l’udito, e creando così un’esperienza espositiva avvolgente e multidimensionale.

La mostra, strutturata in due fasi, riflette la complessità e la ricchezza del lavoro di Vidoni. La prima parte, conclusasi il 19 maggio 2024, ha rappresentato solo l’inizio di un percorso espositivo che riprenderà in autunno, permettendo al pubblico di approfondire ulteriormente la poetica dell’artista.

Attraverso Nemeton, Villa Pace riafferma il suo impegno nella promozione dell’arte contemporanea, offrendo una piattaforma di visibilità a un artista che, con le sue numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, ha saputo catturare l’attenzione di critica e pubblico. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma culturale che vede la Villa come luogo di incontro e dialogo tra diverse forme espressive, consolidando il suo ruolo di catalizzatore culturale nel territorio.

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