Il 18 settembre 2020, Villa Pace ha ospitato la presentazione del libro di Massimo Mercati “L’impresa come sistema vivente”. L’evento, patrocinato da A.D.S.I., Confagricoltura FVG e dall’Università di Udine, ha rappresentato un’importante occasione di riflessione su un nuovo modo di intendere l’impresa, non solo come entità economica, ma come sistema interconnesso con la comunità, l’ambiente e il contesto sociale.

Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, ha illustrato la sua visione dell’impresa come un “sistema vivente”, capace di creare valore che va oltre il mero profitto. Il suo libro propone un radicale cambio di paradigma: le imprese non devono limitarsi a ridurre l’impatto sull’ambiente, ma diventare agenti rigenerativi, in grado di apportare benefici tangibili a livello socio-ambientale. Aboca, azienda leader nel settore della salute naturale fondata nel 1978 dal padre di Mercati, Valentino, incarna questa filosofia. Con un approccio che unisce innovazione scientifica e rispetto per l’ambiente, Aboca sviluppa prodotti naturali basati sulla Systems Medicine, utilizzando la complessità della natura per rispondere ai bisogni dell’uomo, in armonia con il suo organismo e l’ambiente circostante.

Nel dialogo con Bruno D’Udine, co-organizzatore delle International Lectures on Nature and Human Ecology di Aboca, Mercati ha evidenziato come l’impresa debba diventare parte integrante di una rete di relazioni con l’ambiente e la società per svolgere appieno la sua funzione economico-sociale e contribuire al bene
comune.

L’evento è stato introdotto da Teresa Perusini, titolare dell’Azienda Agricola Perusini, insieme a Philip Thurn Valsassina, Presidente di Confagricoltura FVG, e Giacomo di Thiene, Presidente Nazionale di A.D.S.I. A presentare il volume sono intervenuti anche Angelo Vianello, Professore Emerito di Biochimica Vegetale, e Alberto Felice De Toni, Professore Ordinario di Ingegneria Gestionale e già Rettore dell’Università di Udine.

L’evento di Villa Pace ha offerto un’importante occasione di confronto, gettando le basi per una riflessione profonda su come le aziende possano diventare protagoniste di un futuro più equo e sostenibile, non solo migliorando i loro processi, ma assumendosi la responsabilità di generare un impatto positivo per l’intera collettività.

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